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LINGUISTICA ITALIANA MAGISTRALE

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ITALIAN LINGUISTICS

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Anno accademico 2021/2022

Codice dell'attività didattica
LIN0211
Docente
Prof. Giovanni Ronco (Titolare del corso)
Corso di studi
COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE PER IL TURISMO (Magistrale)
Anno
2° anno
Periodo didattico
Primo semestre
Tipologia
Caratterizzante
Crediti/Valenza
9
SSD dell'attività didattica
L-FIL-LET/12 - linguistica italiana
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Orale
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

L'insegnamento di LINGUISTICA ITALIANA MAGISTRALE rientra nell'ambito della formazione linguistica magistrale.

L'insegnamento di LINGUISTICA ITALIANA MAGISTRALE, destinato agli studenti del corso di studio in Comunicazione internazionale per il Turismo (LM 38) si propone di affiancare gli aspetti più specifici del corso, fornendo una preparazione culturale con riferimento a un bene immateriale quale è un codice linguistico presente in una determinata area geografica, sia esso una lingua standard (l'italiano), una varietà diatopica (l'italiano regionale), un codice altro (il dialetto): costituisce insomma un valore aggiunto di un Dipartimento umanistico, relativamente all'organizzazione e promozione dell'attività turistica. La scelta del caso Piemonte è dovuta alla presa d'atto del forte radicamento territoriale del CdS sia per quanto riguarda gli studenti iscritti sia per quanto riguarda le attività di tirocinio e di laboratorio afferenti al CdS, oltre i contenuti di molti insegnamenti.

 

 

 

The teaching of ITALIAN LINGUISTICS is part of the linguistic education of second cycle degree.
The teaching of ITALIAN LINGUISTICS, destined for the students of the course of International Communication for Tourism (LM 38), aims to complement the most specific aspects of the course, providing a cultural preparation with reference to an intangible asset such as a linguistic code present in a certain geographical area, whether it is a standard language (Italian), a diatopian variety (Italian regional variety), another code (the dialect): it constitutes in some way an added value of a humanistic department, organization and promotion of touristic activity. The choice of the Piedmont case is due to the fact that the course has a strong territorial roots both for the enrolled students and for the training and laboratory activities related to the course, as well as the contents of many teaching.

 

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Risultati dell'apprendimento attesi

Al termine del corso lo studente dovrà 
- dimostrare di conoscere la realtà sociolinguistica dell'Italia, eventualmente integrata con il confronto di altre situazioni europee;
- di saper collocare in una prospettiva critica l'opposizione lingua vs. dialetto;
- di aver compreso che cosa s'intende con 'italiano regionale' con esemplificazioni;
- di conoscere la storia del Piemonte 'sub specie linguistica';
- di essere consapevoli delle varietà presenti sul territorio piemontese e degli ambiti territoriali su cui insistono;
- di possedere una sia pur sommaria conoscenza degli aspetti legislativi in materia di tutela della minoranze linguistiche in Italia.

In generale lo studente dovrà dimostrare di conoscere gli argomenti del corso e una buona comprensione degli stessi, nonché di avere la capacità di applicare tale conocenza ad ambiti non strettamenti inerenti al programma d'esame, anche con una qualche autonomia di giudizio, con particolare riferimento al vissuto quotidiano.

 

At the end of the course the student will be able to
- demonstrate the knowledge of the sociolinguistic reality of Italy, possibly integrated with the comparison of other European situations;
- put in linguistic perspective the opposition between language vs dialect;
- demonstrates what we mean by 'regional Italian variety' with exemplifications;
- demonstrates to know the history of Piedmont 'sub linguistic species';
- demonstrates to know varieties present in the Piedmont territory and the territorial spheres on which they insist;
- have a full understanding of the legislative aspects regarding the protection of linguistic minorities in Italy.
In general, the student will have to demonstrate the knowledge of the course subjects and good understanding of them, as well as having the ability to apply this knowledge in all the areas even if these are not closely linked to the study program, even with some autonomy of decisions, particular reference to daily life.

 

 

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Modalità di insegnamento

Lezioni frontali per complessive 54 ore suddivise in 6 ore settimanali, distribuite su 3 giorni

 

Frontal lessons for a total of 54 hours divided into 6 hours per week, distributed over 3 days

 

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Modalità di verifica dell'apprendimento

Le conoscenze saranno verificate attraverso un colloquio orale in presenza o in videoconferenza (piattaforma Webex) con domande riguardanti gli argomenti previsti nel programma del corso. La preparazione sarà considerata adeguata (con votazione espressa in trentesimi), se lo studente dimostrerà 
- capacità espositiva (incluso l'uso corretto della lingua italiana);
- uso appropriato della terminologia specialistica (lessico disciplinare);
- acquisizione dei contenuti oggetto dell'insegnamento.

L'esame si svolge in presenza. Le studentesse e gli studenti internazionali, fuori regione e in condizioni di fragilità devono segnalare l'eventuale richiesta di svolgere l'esame a distanza al momento dell'iscrizione nel campo Note: si precisa che verranno effettuati dei controlli a campione e che la falsa dichiarazione potrà comportare provvedimenti disciplinari.

 

 

 

Knowledge will be verified through an oral interview face-to-face or on videoconference (Webex platform) with questions related to the topics envisaged in the course program. Preparation will be considered adequate (with vote expressed in thirty point) if the student demonstrates

- capacity to talk with propriety (including correct use of the Italian language);

- appropriate use of specialized terminology (disciplinary vocabulary);

- acquisition of the contents of the teaching.

 

The exam takes place in person. International 
students, outside the region and in fragile conditions, must report any request to carry out the remote exam at the time of enrollment in the Notes field: it isspecified that random checks will be carried out and that the false declaration may result in disciplinary measures.

 

 

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Attività di supporto

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Programma

A)-Lingua vs, dialetto
-Alle origini della varietà linguistica italiana
-La varietà linguistica italiana oggi
-Il repertorio linguistico italiano
- La classificazione dialettale
-L'italiano regionale; definizione, le sue varietà
-Caratteristiche dell'italiano parlato nelle diverse regioni
B) -Cenni di storia del Piemonte con particolare attenzione agli aspetti linguistici
- La partizione dialettale della Regione
-Toponimia e antroponimia
- Legge 482 sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche: emblematicità del caso Piemonte

 

A) -Language vs. Dialect
-The origins of the Italian language variety
-The Italian language variety today
-The Italian language repertoire
- The dialectical classification
-Italian regional variety; definition, its varieties

- Features of Italian spoken in different regions
B) History of Piedmont with particular attention to linguistic aspects
- The dialect partition of the Region
-Toponomastcs and anthroponomastics
- Law 482 on the protection of historical linguistic minorities: the emblematic case of the Piedmont

 

Testi consigliati e bibliografia

Oggetto:

A)

  • C. Marcato, Dialetto, dialetti e italiano, Bologna, Il Mulino, 2007.
  • F. Avolio, "Lingue e dialetti d'Italia", Roma, Carocci, 2009.
  • N. De Blasi, Geografia e storia dell'italiano regionale, Bologna, Il Mulino, 2014.
  • C. Marcato, Nomi di persona, nomi di luogo. Introduzione all'onomastica italiana, Bologna, Il Mulino, 2009.
  • M. Cerruti e R. Regis, Italiano e dialetto, Roma, Carocci, 2020.
  • F. Toso, Le minoranze linguistiche in Italia, Bologna, Il Mulino, 2008.
  • Popoli senza frontiere. Cibi e riti delle minoranze linguistiche storiche d'Italia, a cura di P. Grimaldi e M. Picciau,  Bra, Slow Food Editore, 2016.
  • R. Rüegg, Sulla geografia linguistica dell'italiano parlato, a cura e traduzione di S. Bianconi, Firenze, Franco Cesati Editore, 2016.
  • N. De Blasi, Il dialetto nell'Italia unita. Storia, fortune e luoghi comuni, Roma, Carocci editore,2019.


B)

  • T. Telmon, "Areallinguistik II. Piemont / Aree linguistiche II. Piemonte", in Lexikon der Romanistischen Linguistik (LRL), vol. IV, Tübingen, Max Niemeyer Verlag, 1988, pp. 469-485.
  • T. Telmon, Le minoranze linguistiche in Italia, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 1992.
  • C. Marazzini, "Il Piemonte e la Valle d'Aosta", in L'italiano nelle regioni: lingua nazionale e identità regionali, a cura di F. Bruni, Torino, UTET, 1992, pp. 1-44.
  • C. Marazzini, "Il Piemonte e la Valle d'Aosta", in L'italiano nelle regioni: testi e documenti, a cura di F. Bruni, Torino, UTET,1994, pp. 1-54.
  • T. Telmon, Piemonte e Valle d'Aosta, Roma-Bari, Laterza, 2001.
  • G. P. Clivio, "Il Piemonte", in I dialetti italiani: storia, struttura, uso, a cura di M. Cortelazzo et alii, Torino, UTET, 2002, pp. 151-195.
  • E. Allasino, C. Ferrier, S. Scamuzzi, T. Telmon, Le lingue del Piemonte,IRES Piemonte, 2007.
  • C. Marazzini, "Storia linguistica di Torino". Roma, Carocci, 2012.

 

A)

  • C. Marcato, Dialetto, dialetti e italiano, Bologna, Il Mulino, 2007.
  • F. Avolio, "Lingue e dialetti d'Italia", Roma, Carocci, 2009.
  • N. De Blasi, geografia e storia dell'italiano regionale, Bologna, Il Mulino, 2014.
  • C. Marcato, Nomi di persona, nomi di luogo. Introduzione all'onomastica italiana, Bologna, Il Mulino, 2009.
  • M. Cerruti e R. Regis, Italiano e dialetto, Roma, Carocci, 2020.
  • F. Toso, Le minoranze linguistiche in Italia, Bologna, Il Mulino, 2008.
  • Popoli senza frontiere. Cibi e riti delle minoranze linguistiche storiche d'Italia, a cura di P. Grimaldi e M. Picciau,  Bra, Slow Food Editore, 2016.
  • R. Rüegg, Sulla geografia linguistica dell'italiano parlato, a cura e traduzione di S. Bianconi, Firenze, Franco Cesati Editore, 2016.
  • N. De Blasi, Il dialetto nell'Italia unita. Storia, fortune e luoghi comuni, Roma, Carocci editore,2019.

B)

  • T. Telmon, "Areallinguistik II. Piemont / Aree linguistiche II. Piemonte", in Lexikon der Romanistischen Linguistik (LRL), vol. IV, Tübingen, Max Niemeyer Verlag, 1988, p. 469-485.
  • T. Telmon, Le minoranze linguistiche in Italia, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 1992.
  • C. Marazzini, "Il Piemonte e la Valle d'Aosta", in L'italiano nelle regioni: lingua nazionale e identità regionali, F. Bruni (ed.), Torino, UTET, 1992, p. 1-44.
  • C. Marazzini, "Il Piemonte e la Valle d'Aosta", in L'italiano nelle regioni: testi e documenti, F. Bruni (ed.), Torino, UTET,1994, p. 1-54.
  • T. Telmon, Piemonte e Valle d'Aosta, Roma-Bari, Laterza, 2001.
  • G. P. Clivio, "Il Piemonte", in I dialetti italiani: storia, struttura, uso, M. Cortelazzo et alii (eds.), Torino, UTET, 2002, p. 151-195.
  • E. Allasino, C. Ferrier, S. Scamuzzi, T. Telmon, Le lingue del Piemonte,IRES Piemonte, 2007.
  • C. Marazzini, "Storia linguistica di Torino". Roma, Carocci, 2012

 

 



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Note

Gli studenti non frequentanti potranno sostenere l'esame, studiando due testi a scelta per ciascuna delle due sezioni A) e B) della bibliografia (complessivamente: quattro testi).

 

 

Non-attending students will have the exam by studying two texts (free choice) for each of the two sections A) and B) of the bibliography (altogether: four texts). 

 

 

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Ultimo aggiornamento: 15/11/2021 14:18
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