Tra peste e tempeste: la narrazione dei disastri naturali in Daniel Defoe

• Mattana Alessio

Relazione dal titolo "Tra peste e tempeste: la narrazione dei disastri naturali in Daniel Defoe" tenutasi presso Liceo Statale "Augusto Monti" di Chieri (TO), su invito della Prof.ssa Rossana Mussoni.

Nel corso della lezione sono state discusse due opere in prosa di Daniel Defoe, The Storm (1704) e A Journal of the Plague Year (1721). Queste furono scritte in risposta a due catastrofi naturali, rispettivamente note come The Great Storm (1703) e The Great Plague (1665), le quali portarono a esiti disastrosi in Inghilterra, e in particolare a Londra: la prima risultò in quasi centomila morti; la seconda in un’enorme devastazione dell’ambiente cittadino e di quello non-urbano.

Prima ancora che romanziere, Defoe fu giornalista e polemista. La grande peste del 1665 e la tempesta del 1703 colpirono sensibilmente l’opinione pubblica, e Defoe, come tanti altri scrittori dell’epoca, colse l’occasione per offrire un resoconto di queste catastrofi. Nel discutere assieme di queste opere si è però esaminato come Defoe non si limitò a una narrazione fattuale degli eventi, ma utilizzò una serie di strategie narrative, in parte simili a quelle di Robinson Crusoe (1719), al fine di problematizzare l’idea stessa di disastro naturale e, contestualmente, portare i suoi lettori a problematizzare il rapporto tra realtà storica e finzione romanzesca. La lezione ha permesso di riflettere su questi punti ricostruendo prima il contesto storico e analizzando poi degli estratti attraverso delle attività di gruppo guidate.

Ciascuna lezione è durata circa un'ora e mezza ed è stata ripetuta quattro volte (due volte lunedì 27 febbraio, due volte mercoledì 1 marzo). A ciascuna lezione hanno partecipato due classi di diverse annualità e indirizzi. Ogni gruppo comprendeva cinquanta studenti, per un totale di duecento partecipanti.   

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